Pedagogia

Eventi ed iniziative


Pedagogie dell'Essenziale - Aprile/Maggio 2020

La Cattedra di Storia della Pedagogia dell’Università degli Studi di Messina, presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali, ha organizzato dal 20 aprile al 30 maggio 2020, la Rassegna "Pedagogie dell'essenziale".

Dal 20 aprile al 30 maggio 2020 Rassegna *Pedagogie dell'essenziale*. Dialoghi, riflessioni ad alta voce, seminari e laboratori didattici per affrontare in chiave storico-educativa e pedagogica il tempo della pandemia. Oltre 60 appuntamenti con: Studiosi di Storia della Pedagogia, Pedagogia, Didattica, Filosofia e Storia di oltre 20 Atenei italiani. Direttori ed archivisti di Archivi di Stato e di Archivi storici diocesani. Operatori in campo educativo ed umanitario. Voi #restateacasa. Noi vi faremo compagnia con laboratori didattici dedicati all'infanzia (0-6 anni), laboratori teatrali-emozionali, workshop, ri-letture di "classici" della pedagogia e della letteratura per l'infanzia, approfondimenti su varie tematiche attinenti l'ambito educativo e le favole, le filastrocche ed i racconti di Gianni Rodari. Gli incontri, diretti a studenti universitari, educatori, pedagogisti, laureati in ambito umanistico, insegnanti (infanzia, primaria, secondaria di I e di II grado), bambini, adulti, anziani e famiglie saranno offerti tramite la piattaforma Microsoft Teams dell'Università degli Studi di Messina. La partecipazione è gratuita. A tutti i partecipanti sarà rilasciato attestato.
 
All'interno della rassegna sarà possibile visitare la mostra fotografica virtuale
"I paesagi dell'essenziale"
di Franco Blandi

La mostra raccoglie le fotografie che accompagnano le locandine degli eventi, mentre altre sono state selezionate dai progetti del fotografo. Una sorta di viaggio virtuale nel paesaggio siciliano che abbiamo deciso di chiamare, in accordo con il tema della rassegna, "I paesaggi dell'essenziale".

"Spesso le cose capitano per caso, ma ci vuole, comunque, qualcosa che le attivi, come fa il lievito quando si unisce all'acqua e alla farina. Così, quando ho ricevuto l'invito della professoressa Caterina Sindoni e del professore Alessandro Versace, a partecipare con le mie fotografie alla rassegna "Pedagogie Essenziali", ho subito avuto la sensazione che tre ingredienti "essenziali", come la farina, il lievito e l'acqua, si fossero incontrati con la possibilità di produrre un buon impasto. Fuori dalle metafore, credo che la fotografia sia uno strumento utile e una forma di comunicazione efficace perché riesce a selezionare pezzi di realtà, cristallizzandoli. La sensibilità del fotografo agisce selezionando queste parti di realtà, mentre la sua capacità determina il grado di aderenza dell'immagine fotografica all'idea che sottende a quella selezione. Le mie "selezioni" che propongo in questa mostra, rispondono a un'esigenza personale, quasi intima, di ricerca della bellezza, anche nei contesti dove trovarla non è né facile né scontato. Spesso la fotografia, così come altre forme d'arte, viene utilizzata, in maniera utile e nobile, come strumento di sensibilizzazione e denuncia del degrado sociale, umano, ambientale. La mia intenzione non è poi così diversa, solo che io cerco di arrivare alla stessa meta percorrendo un'altra strada, quella che esalta la bellezza residua che abita in quegli stessi luoghi, piuttosto che il brutto. Il mio tentativo cerca di sollecitare la consapevolezza, il senso di riscatto, di tutela. Cerca di colmare quella mancanza che avvertiamo sempre di più quando ci accostiamo ai piccoli paesi, alle poche persone che li abitano, all'ambiente sofferente che li contiene. Gli stessi luoghi, quegli stessi mondi che un un tempo sentivamo a noi vicini e che oggi avvertiamo come distanti, a volte estranei. Ecco che l'esposizione alla bellezza residua, che ancora c'è, attiva in noi memorie ataviche che ci conducono ai valori essenziali, che muovono in noi qualcosa che va nella direzione della malinconia, ma che, forse, subito dopo, ci porta a quella auspicata consapevolezza che attiva la voglia di riscatto e salvaguardia. Se dovessi sintetizzare questo pensiero con una frase direi che mi piace documentare l'essenziale che ancora vive in equilibrio armonico tra le risorse naturali e la presenza dell'uomo. In questa mostra virtuale saranno esposte fotografie provenienti da progetti diversi che ho realizzato nel corso degli anni. Anche se in contesti e situazioni diverse, il comune denominatore è rappresentato dalla necessità di documentare in maniera semplice, dal togliere anziché aggiungere, dal semplificare, fino a giungere, appunto, all'essenziale. In particolare, alcune foto sono tratte dal progetto "Interior of Sicily" con il quale ho documentato, attraverso un monitoraggio durato due anni, il paesaggio agrario e naturale di uno specifico territorio dell'interno della Sicilia. Altre appartengono al progetto ancora in itinere "Porti 'nchiusi", dedicato ai paesi e ai piccoli borghi oggi a rischio di spopolamento. Altre ancora, sono tratte dal progetto "Dal balcone di casa mia", con il quale ho inteso, in senso metaforico, richiamare al senso di bellezza che può nascere dal paesaggio anche nei contesti quotidiani più comuni. Ogni fotografia riporta una didascalia sintetica con il luogo dello scatto, il soggetto ritratto e il nome del progetto da cui è tratta. Buona visione."
Franco Blandi


Link alla mostra su Teems